Widget
Indicatore socioeconomico della città di Torino

L’analisi che segue passa in rassegna i punteggi dell’indicatore complessivo socioeconomico, calcolato per i quartieri della Città di Torino. Nell’indicatore socioeconomico vengono indagate quattro dimensioni: demografia, reddito, dotazioni e attività. Per ciascuna delle dimensioni citate, vengono analizzati i principali indicatori base.
Laddove non venga specificato diversamente, i valori sono stati standardizzati secondo la regola del minimo massimo, con un range da 0 a 100. Disponibile da questa edizione un riepilogo della variazione del punteggio dell'indicatore socioeconomico rispetto all'anno precedente.

La mappa della città di Torino, suddivisa in quartieri, riporta il valore complessivo dell’indicatore socioeconomico per il 2023.
Il quartiere con il punteggio più alto dell’indicatore socioeconomico si conferma essere il Centro, con un punteggio di 86,95. Molto distaccati troviamo poi i quartieri San Salvario e Barriera di Milano. 
Allontanandoci dal centro calano anche i punteggi dell’indicatore complessivo, con Falchera e le Vallette con i punteggi più bassi e di poco sopra a 10. Rispetto all'anno precedente si registra un miglioramento nei punteggi dei quartieri nord, guidati dal quartiere Barriera di Milano. Interessante anche il punteggio complessivo per il quartiere Vanchiglia, il più basso tra i quartieri centrali.
I quartieri periferici est e ovest si riconfermano a metà classifica, con un calo di punteggio registrato per i quartieri della collina torinese.

Le dimensioni dell’indicatore socioeconomico

È il quartiere Centro a dominare la scena in tutte e quattro le dimensioni dell’indicatore socioeconomico: ottiene il valore più alto per le dimensioni Demografia, Dotazioni e Attività, e il secondo più alto per la dimensione Reddito. Molto equilibrati anche i quartieri di Crocetta e San Salvario, con punteggi alti su tutte e quattro le dimensioni.

Più ricchi di contraddizioni invece i quartieri della collina: molto alti i punteggi relativi a Demografia e Reddito (per quest’ultima dimensione il quartiere Borgo Po e Cavoretto ottiene il punteggio più alto), tra i più bassi per gli indicatori di Dotazioni e Attività.
Come accennato prima è interessante il caso di Barriera di Milano. Il quartiere, pur avendo un punteggio tra i più bassi per la dimensione Reddito sul panorama cittadino, compensa con ottimi punteggi per l’indicatore Demografia (secondo dopo il Centro), Dotazioni e Attività (in entrambe terzo). Stessa dinamica per il vicino quartiere di Aurora che, seppur più vicino al centro rispetto a Barriera di Milano, ha punteggi più bassi soprattutto sull’indicatore di Demografia.

Se si guarda all’indicatore Demografia, è la periferia sud a soffrire maggiormente rispetto a quella nord, specialmente i quartieri di Mirafiori Nord e Mercati Generali. La periferia nord si distingue invece per gli ottimi punteggi dei quartieri Madonna di Campagna e Borgata Vittoria.

L’indicatore di Reddito rileva invece maggiori problemi per la periferia nord: dalle torri di Falchera al mercato di Porta Palazzo di Aurora si concentrano i sette quartieri con i sette punteggi più bassi di questa dimensione. Situazione simile per la dimensione Dotazioni: anche qui tanti quartieri nord, la già citata Collina torinese e Mirafiori Sud sono i quartieri a risentire maggiormente di una carenza di servizi. Punteggio basso anche per il quartiere Vanchiglia.

La dimensione Attività, insieme a quella Dotazioni, è forse quella che mostra maggiormente i divari centro-periferia, con una graduale desertificazione delle attività commerciali e produttive spostandosi verso i confini cittadini.





Torino è una città vecchia?

Analizziamo ora uno degli indicatori base della dimensione Demografia: la quota di over 65 sul totale della popolazione residente.

I risultati mostrano un forte divario tra il quartiere più giovane (Aurora) e il quartiere più anziano (Mirafiori Nord): ci sono oltre dieci punti percentuali. La periferia nord mostra su questo indicatore una certa vivacità: nei quartieri Barriera di Milano, Madonna di Campagna e Borgata Vittoria, ad esempio, ha più di 65 anni meno di quarto della popolazione.





Torino è una città ricca?

Nel grafico a barre radiali sono riportati i valori relativi al reddito imponibile IRPEF medio per contribuente per i quartieri della città di Torino.

In un range di reddito imponibile medio IRPEF che va da 17.336 € a 18.845 € troviamo i sette quartieri nord di Torino. Un valore che rappresenta circa un terzo dell’imponibile medio IRPEF del quartiere più ricco: Borgo Po e Cavoretto. Sopra ai 30.000€ troviamo anche i quartieri di Crocetta, Centro e Madonna del Pilone





Torino è una città ricca di servizi?

Nel grafico a radar vengono mostrati i cinque quartieri con il livello complessivo di dotazioni più alto. Per ognuno di questi viene mostrato il dettaglio dei servizi analizzati.
Il quartiere Centro è ricco di farmacie e parafarmacie, scuole superiori, sportelli bancari e strutture ricettive. Sono invece più dotati di strutture ospedaliere i quartieri di San Salvario, Santa Rita e Aurora, per quanto riguarda gli uffici postali si nota invece un’alta densità nel quartiere di Barriera di Milano.
 

Per alcuni servizi sembra esserci una forte concentrazione nel quartiere Centro, ad esempio per le strutture ricettive (insieme a San Salvario) e gli sportelli bancari. Altri invece sembrano maggiormente distribuiti, come le scuole superiori e le farmacie, anche se è sempre il centro ad avere una densità di servizi maggiore.





Torino è una città manifatturiera?

Nel grafico a barre viene riportata una valutazione comparata dei quartieri torinesi rispetto agli indicatori relativi al peso della manifattura (con il numero di unità locali che rientrano negli Ateco manifatturieri) e al peso del commercio (indicatore pesato che tiene conto dei mercati, degli esercizi di vicinato e delle medie e grandi strutture di vendita).
In generale si nota una situazione di disequilibrio tra il peso della manifattura (generalmente più alto) e il peso del commercio: questo indica che vi è un sostanziale concentrazione del commercio nel quartiere Centro, mentre c’è più variabilità per quanto riguarda il settore manifatturiero.





Un elevato peso della manifattura viene rilevato per i quartieri San Donato e Barriera di Milano, per il commercio si citano invece i quartieri di Aurora e Cenisia.  





torna all'inizio del contenuto