Titolo opera
We Were Ravrs And High on Tekno
stencil artist emergenti del panorama street art italiano. Opiemme è un artista eterogeneo, un ibrido tra un poeta e un writer che attribuisce alle proprie opere un significato profondo coniugando sapientemente le parole alle immagini. Per SAM, Opiemme ha progettato, stampato e ritagliato con pazienza certosina, quasi ai limiti dell’umano, i pezzi che vanno a formare un cavallo accompagnato da una frase che ricorda cosa è stato il Parco Michelotti per gli amanti della musica techno. Anche in questo caso, un’opera che va oltre la forma, oltre l’apparenza e rimanda a contenuti tipicamente “social”. In più, Opiemme tempesta con centinaia di gocce colorate una panchina del parco seguendo il sentiero tracciato dall’action painting di Jackson Pollock (cfr. Opere Varie). Un’evoluzione e una continua ricerca artistica dritto verso il cuore della street art
La sua poetica è nota per mettere in contatto il mondo dell’arte visiva con quello della letteratura, con rimandi alla poesia visiva e azioni di poesia di strada. Nel 2013 “The Huff Post” sottolinea come “l’artista scandagli la linea sottile fra arte pubblica, street art, e parola scritta per portare la poesia allo scoperto”. Opiemme esplora il territorio di confine tra poesia e immagine, dove la parola è libera di trasformarsi in segno grafico arricchendosi di nuovi significati. Immagini da leggere, parole da guardare. La poesia diventa segno con cui tracciare nuove immagini. Le immagini diventano parole con cui comporre nuova poesia. Attivo sotto pseudonimo, l’artista si distingue per unire poesia ad arte pubblica, per avere spinto il movimento della poesia di strada italiana verso nuovi orizzonti. La sua ricerca inizia alla fine degli anni novanta scrivendo poesie, chiedendosi come poterne svecchiare la comunicazione. Reinventa la fruizione e l’occasione della lettura, cercando nuovi modi con cui presentare poesia. All’interno del progetto “Un viaggio di pittura e poesia”, manifesto della sua ricerca, Opiemme realizza murales, con calligrammi e letterform dedicati a diversi autori, fra cui un tributo al premio nobel Wislawa Szymborska a Gdańsk (2014, Polonia), uno a Fernando Pessoa e Josè Saramago a Lisbona (2018, Portogallo) e uno alla poesia di Cesare Pavese e Guido Gozzano (2019, Museo di Arte Urbana, Falchera, Torino).
Cambareri Carmelo, "Street Art Museum - La rinascita dell'ex zoo di Torino", ed. Bordergate, Torino 2013
Associazione BorderGate - foto di Pasquale Colaci © 2013
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