Titolo opera
The Stone
Zork, che per l’occasione raddoppia la “o” firmandosi Zoork (considerato che il muro dipinto fa parte di uno dei fabbricati presenti all’interno dell’ex giardino zoologico comunale di Torino), mette una pietra, lascia il segno. Più che di una pietra, si tratta di un vero e proprio macigno poiché si tratta di qualcosa di molto grosso e corposo dal punto di vista artistico. Difatti, la sapienza nell’accostamento di colori tenui e vivaci che conferisce profondità al disegno, la contestualizzazione del soggetto e la lavorazione dei tratti, delle ombre e delle luci che gonfiano la pietra, rendono quest’opera estremamente originale. Un’originalità che inequivocabilmente deriva dalla ricerca artistica, dal crescere quotidiano, dal percorrere un cammino lungo il quale Zorkmade ha posto questa pietra miliare che segna la distanza sia rispetto al punto di partenza sia rispetto al punto di arrivo che, probabilmente, non è molto lontano
Zorkmade si avvicina all’Arte Urbana durante le scuole superiori, a metà degli anni ’90, affascinato dalle tag e dai trow-up che trova sui muri della sua città. Influenzato dai disegni di molti writers della scena italiana, Zorkmade inizia a dedicarsi al writing sperimentando lettere, design, forme geometriche ma anche personaggi realistici e cartoon. Successivamente, ispirato dall’attitudine stilistica della scuola tedesca e svizzera e in particolare da artisti come Daim, Seak,Toast e Sweet, elabora lettering con tecniche avvicinabili al design tridimensionale. Nel 2001 si trasferisce a Roma e nello stesso anno si iscrive al triennio di Tecnica del Fumetto e Illustrazione presso la “Scuola Romana del Fumetto”, dove collabora come colorista per alcuni disegnatori. Negli anni successivi realizza scenografie per cortometraggi, collabora con l’”Istituto Europeo del Design” e in seguito lavora per la serie televisiva di Canale 5 “RIS” insieme ad altri altri 2 artisti: “Tosh”, writer, compositor e realizzatore di contenuti 3D in computer grafica, ed “Etnik”, uno dei più riconosciuti talenti del writing a livello europeo nonché scenografo e scultore.
Cambareri Carmelo, "Street Art Museum - La rinascita dell'ex zoo di Torino", ed. Bordergate, Torino 2013
Associazione BorderGate - foto di Pasquale Colaci © 2013
Utilizzo del materiale, licenze d'uso e tutela della privacy.
Nel consultare il sito si da atto di avere compreso l'informativa di cui alla pagina http://www.comune.torino.it/condizioni.shtml e di accettare le norme e le condizioni d'uso.
Per un utilizzo dei dati diverso da quello previsto dalle condizioni di cui alla pagina sopra indicata, è necessario fare specifica richiesta all’indirizzo torinocreativa@comune.torino.it.