Titolo opera
El Mariachi
Il murale, realizzato su un ex comando dei vigili urbani abbandonato dal 2008, raffigura un uomo messicano baffuto con tanto di sombrero, in un paesaggio desertico con cactus e teschi.
I singoli componenti dei Dott. Porka’s P-Proj. si formano sui media “virali” e underground, come i fumetti autoprodotti e le street tv alla fine dei ’90, passando per le forme più grezze e primitive di street art. Nel 2002 si uniscono dando vita ad un progetto comune, anonimo, il Dott. Porka’s p-proj. Il loro gioco è quello di scompaginare le carte del mondo dell’arte riscattando l’omologazione dello “spettatore” ed invitandolo ad interrogarsi direttamente su ciò che vede. Sono tra i primi in Italia a muoversi nella direzione dell’“interventionism” urbano approntando nei primi anni di lavoro la tecnica della street-photo performance. I Dott. Porka’s hanno sul territorio europeo diversi complici che ne condividono idee, finalità e modus operandi. Vengono chiamate “cellule dormienti”. Quando è necessario il loro aiuto vengono allertate ed intervengono sul posto fornendo supporto logistico ed operativo all’ intervento dei Dott. Porka’s e diventando loro stessi parte dei Dott. Porka’s. Finita l’azione le cellule tornano a “riposo” Le incursioni del collettivo li portano spesso a violare zone rosse, sequestrate o vietate al pubblico. Le loro incursioni li portano spesso a violare zone rosse, sequestrate o vietate al pubblico. E’ il motivo per cui i Porka’s non compaiono mai a volto scoperto. Bruce Sterling, scrittore americano tra i padri fondatori del cyberpunk, nel suo blog “Wired” definisce entusiasticamente il lavoro dei Porka’s “esattamente la roba che intendevo per squelette art” (l’arte degli scheletri architettonici).
Bolle, Marzia - Davico, Luca - Scira, Rosaria, L'arte nelle strade di Torino. Guida alla scoperta dell'arte moderna e contemporanea in città, Edizioni del Capricorno, Torino 2017, p. 88
MuseoTorino - Fotografia di Roberto Cortese, 2017 © Archivio Storico della Città di Torino
Utilizzo del materiale, licenze d'uso e tutela della privacy.
Nel consultare il sito si da atto di avere compreso l'informativa di cui alla pagina http://www.comune.torino.it/condizioni.shtml e di accettare le norme e le condizioni d'uso.
Per un utilizzo dei dati diverso da quello previsto dalle condizioni di cui alla pagina sopra indicata, è necessario fare specifica richiesta all’indirizzo torinocreativa@comune.torino.it.